Vittorio Feltri commenta le accuse a Salvini di essere filoputiniano
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“Salvini filoputiniano? Ecco come stanno le cose”: Vittorio Feltri allo scoperto

Vittorio Feltri

Il commento inatteso di Vittorio Feltri dopo le ennesime accuse a Matteo Salvini sull’essere pro Putin. Le parole del giornalista.

Nelle ultime ore si è detto determinato ad andare avanti con il progetto del Ponte sullo Stretto. Eppure, attorno a Matteo Salvini ci sono anche altre vicende a far discutere. Tra queste, l’accusa che ogni tanto torna a galla di essere “filoputiniano” avendo manifestato in diverse occasioni alcune posizioni non negative verso la Russia. A dire la sua sull’argomento è stato Vittorio Feltri su Il Giornale.

Vittorio Feltri seduto
Vittorio Feltri – newsmondo.it

Feltri commenta il “caso” Salvini e le posizioni pro Putin

Come spesso gli capita, Vittorio Feltri si è esposto tramite il suo editoriale recente su Il Giornale rispondendo ad un lettore che gli chiedeva delucidazioni su Matteo Salvini e le sue posizioni definite fin troppo “pro Putin”. Di fatto, non è una novità, il leader della Lega e vicepremier è spesso accusato di essere filoputiniano. In particolare, la domanda del lettore del quotidiano è stata posta mettendo in evidenza anche la discordanza di opinioni tra Salvini appunto e Guido Crosetto, Ministro della Difesa.

“mi chiedo perché Matteo Salvini venga definito filoputiniano ogni volta che osa esprimere un ragionamento non perfettamente allineato alla narrazione dominante. Detto con franchezza: non lo capisco”, ha esordito Feltri. E ancora: “[…] Le sanzioni contro la Russia non hanno scalfito il Cremlino, hanno semmai danneggiato in larga parte l’economia europea; l’invio continuativo di armi all’Ucraina non ha prodotto l’esito sperato – vogliamo ammetterlo o no?”, ha detto il giornalista.

La verità sulle posizioni di Salvini

Nel suo editoriale, Feltri ha spiegato come, in sintesi, Salvini non abbia fatto altro che evidenziare come le posizioni prese dall’Occidente verso la Russia e Putin non abbiano portato ad alcun risultato. “[…] Bollare questo ragionamento come putinismo è un modo un po’ infantile di evitare il confronto. Una scorciatoia intellettuale. Una stigmatizzazione politica che serve unicamente a mettere a tacere chi non recita il mantra dell’entusiasmo e del sostegno oltranzista a Zelensky. E specifico, a Zelensky, non a Kiev e al suo popolo, stremato”.

Per il giornalista “Salvini invita semplicemente a guardare la realtà e a interrogarsi su come portare finalmente questo conflitto a una fine”, ha detto ancora Feltri aggiungendo che, forse, bisognerebbe […] prendere in considerazione il punto di vista di Salvini, ragioniamoci su, rivalutiamo le nostre strategie, rinnoviamo le tattiche con le quali ci siamo approcciati a questa problematica se rileviamo la loro inefficacia, analizziamo a fondo costi e benefici delle nostre decisioni degli ultimi anni, chiediamoci cosa è adesso più opportuno fare, senza contravvenire ai nostri impegni ma anche senza danneggiarci. Tutto questo non rappresenta un crimine”.

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ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2025 12:34

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